Meditare, incontrare se stessi

La meditazione de “il potere di adesso”

L’essere umano sembra essere deputato alla sofferenza! Praticare la presenza, vivere il presente attenti e arresi a quello che c’è, consente di stare fuori dal gioco della mente che si sposta costantemente tra passato e futuro, solitamente generando preoccupazione e/o ansia, e permette di cogliere quell’attimo “non più fuggente”. Stare nella RESA; non quella militare, o in una qualsiasi forma passiva, è solamente STARE con quello che c’è in modo ATTENTO e CONSAPEVOLE, fare si che il nostro osservatore interiore sempre attento a quello che accade, affiori. Permetti alla tua mente di fermarsi e mettiti all’ascolto di te stesso, mente e corpo insieme aperte al nuovo, dove le possibilità, ma anche la sofferenza non sono più le stesse.

Dai suoi insegnamenti, sono nati gli incontri  di meditazione e insegnamento che propongo. Ascolto del proprio respiro, praticare la “resa”, riconoscere che quello che la mente genera (sul piano egoico), in realtà non esiste, ricontattare la consapevolezza e imparare ad avere amore per me. La pratica non risolve i problemi, ti insegna a starci come meglio puoi, da uno spazio di resa al di fuori di ogni aspettativa.

“Il potere di adesso”,  un profondo insegnamento che sposa tutte le ideologie religiose e filosofica, prende spunto da ogni pratica e ripropone il prendersi la totale responsabilità di vivere. Nel primo libro che ha reso noto Eckhart Tolle, illuminato di questo tempo, dal titolo “il potere di adesso” puoi trovare mille spunti di riflessione e meditazione.
Nella sua semplicità mi ha aperto, tra una resistenza e l’altra, ad una nuova consapevolezza, che in realtà era già li sopita. Lo definisco un libro da comodino, una sua copia è infatti sempre li pronta, lo apro a caso e leggo, poi lo chiuso e lasci che quelle parole entrino. Non è un libro da capire ma da vivere.

Eckhart Tolle, un maestro di questo tempo

Il suo messaggio è semplice e diretto.
Al termine di un suo seminario ad Assisi, lo incotrammo grazie alla nostra insegnante di allora. Echarth, entrò nella stanza dove ci trovavamo, sembrava un giovane ragazzo quasi saltellante, emanava gioia e semplicità. Sentirlo parlare, per quanto il mio inglese sia di basso livello, era facile, il suo messaggio era chiaro e diretto e andava subito al centro. Averlo potuto ascoltare, ma soprattutto sentire la sua energia quello che comunicava senza aprire bocca è stato un grande DONO.
Il ricordo di quel momento unico è lucido in me, il solo pensarci mi continua a donare pace.

Quì e Ora, essere presente all’adesso, non è una pratica, è uno stato.